Recensioni - Terre di Mezzo

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Recensioni
“Danza Gialla”, il nuovo CD di “Terre di Mezzo”, è stato inserito nei “Jazzit 100 Greatest Jazz Album” , selezionato tra i migliori 100 dischi dell'anno.
Jazz It

Aprile 2013: “Danza Gialla” (Terre di Mezzo), disco della settimana
RAI Radio 3 - Fahrenheit

“… Si potrebbe sintetizzare il lavoro del quartetto con "italianità nel jazz": l'impasto di fisarmonica e sassofoni, ritmi popolari piegati con delicata attenzione alle necessità di improvvisazioni e temi, una scrittura originale capace di unire la matrice "nazionale" e gli accenti jazzistici. Per fare questo si passa tra danze, nostalgie di un'Italia minore, reminiscenze bandistiche e richiami felliniani: il repertorio attinge a spunti diversi per trasformarli in un linguaggio compatto, dove i quattro protagonisti si trovano del tutto a proprio agio…". "… La ripresa delle matrici popolari ha ormai piena cittadinanza nel jazz odierno: Danza Gialla rappresenta un prodotto fresco e godibile nell'alveo di questo filone …”
Fabio Ciminiera – Jazz Convention (2012)

“L’attuale "via italiana nel jazz" sta ottenendo un successo un tempo impensabile. Con radici molto lontane, che attingono al recupero ed alla trasfigurazione di un ampio patrimonio musicale italiano fra colto e popolare, essa persegue una peculiare cantabilità, una grande pulizia formale, un avvolgente impianto narrativo. Di questa tipica linea italiana la musica di Terre di Mezzo, fin dal suo apparire alla fine degli anni Novanta, costituisce un'espressione autentica e rappresentativa”.
Libero Farne' (2012)

“Terre di Mezzo da diversi anni persegue una raffinata e originale esplorazione delle immense risorse che la musica tradizionale ha da offrire con uno sguardo revisionista, utilizzando un linguaggio jazzistico come parte aggregativa e motore di ricerca per inedite configurazioni….” “…una grafia felliniana che alimenta un amarcord in agrodolce, impreziosito da un’esposizione dai colti risvolti inaspettati”.
Antonio Di Vita - Jazzit (2013)
“…La formazione Terre di Mezzo è attiva da oltre quindici anni, promotrice di un idioma non mirato al pedissequo allineamento al jazz USA, che invece condizionano felicemente con iniezioni di un trasversale mix di folk (non solo nazionale) e reminiscenze accademiche….”. “…Il quartetto arricchisce il suo verbo jazzistico-cameristico-popolare con una più sgargiante tavolozza di colori, oltre a guadagnare in interplay e ad accentuare la cura delle dinamiche, adesso davvero spettacolari…”.
Enzo Pavoni – Audio Review (2013)
“Nuovo CD per Terre di Mezzo, quartetto ben radicato nella "lettura italiana" del jazz, nella quale trovano spazio stilemi e ritmi della tradizione mediterranea, lirismo, sonorità popolari…”. La danza richiamata nel titolo non è relegata alla traccia omonima, ma pervade gran parte delle composizioni. Ne resta esclusa significativamente l'ultima, bellissima: dalla cadenza lenta e dolente, è un toccante omaggio a Pier Paolo Pasolini.”
Neri Pollastri – All About Jazz (2013)

“…Negli ultimi vent’anni si è sviluppata una nouvelle vague jazzistica tipicamente romagnola, le cui esperienze sono accomunate da uno slancio creativo esuberante;“Terre di Mezzo” ne rappresenta oggi la punta di diamante, l’espressione più matura…”. “…“Terre di Mezzo”, formazione capace di coniugare concretezza e swing leggiadro, rigore e fantasia visionaria, coerenza e freschezza comunicativa …”
Libero Farne’
“… Il lavoro (“Faro”) si muove tra tematiche tanto diverse quanto affascinanti, ricche di storia e di cultura del mondo. Un sapiente dosaggio di ritmi e contaminazioni che viaggiano tra le note del jazz, alcune volte lambendole ed altre immergendosi. L'intero lavoro sembra essere un viaggio iniziatico attraverso la storia e la cultura dei tempi …”.
Jazz Italia

“… Swing, be-bop, hard-bop, gli anni '70, il free, le danze popolari, il liscio, la canzone, il racconto, l'ironia, ritmiche latineggianti …”. “… Una massa sonora che si muove compatta e che è capace di innestare una moltitudine di cose diverse le une sulle altre, di scartare velocemente da un genere all'altro, mischiando, confondendo, nascondendo e tirando fuori, come in un gioco delle tre carte, cose nuove da dove uno non se le aspettava. Un disco straordinario per vitalità e sorprese, cambi di direzione e suoni …”.
Jazz Convention

“… Il gruppo rimane fedele alla sua idea originale, che è quella di attingere la propria ispirazione da differenti culture per poi intrecciarle in musica …”. “… Quella di Terre di Mezzo è una musica incredibilmente eterogenea, dove il tango dialoga con il free, e lo swing da big band sposa i ritmi sudamericani …”.
Jazz It

“… “Faro” si conferma opera di sicuro impatto.”
Musica Jazz

“… L’ascoltatore, accompagnato mano nella mano alla scoperta di paesaggi inediti, talvolta addirittura immaginari, riceve sensazioni di ogni tipo, costretto com’è a rimanere appiccicato alla poltrona, ponendosi continuamente la domanda: “cos’altro potrà accadere dopo?” …”. “… Interplay di rara efficacia e capacità progettuale fuori dal comune … uno dei migliori dischi di “musica senza barriere” prodotti in Italia da diverso tempo a questa parte.”
Audio Review
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